Abbiamo strutturato la nostra visita in tre giorni, partendo dall’Obelisco Millennium che, realizzato in acciaio e cristalli di roccia e alto 46 metri, incanta chiunque.
Il percorso vero e proprio inizia da Praza de Portugal, che si affaccia su Praia de Riazor. Questo primo tratto comprende tre spiagge principali: Riazor, Orzán e Matadero, separate tra loro da monumenti particolari. La spiaggia di Riazor è divisa, grazie a una scultura moderna che rappresenta una tragedia accaduta quando tre poliziotti sono morti cercando di salvare uno studente dal mare, dalla spiaggia più grande della città e del Paseo Maritimo: la spiaggia di Orzán. La prima parte del Paseo si conclude con la spiaggia di Matadoiro, la più piccola delle tre, caratterizzata da una fontana con sculture che rappresentano due surfisti.
Queste spiagge si riempiono di falò durante la notte di San Juan che si tiene annualmente nella notte tra il 23 e il 24 giugno, per festeggiare il solstizio d’estate e l’inizio della stagione. Le persone prendono posto, accendono il fuoco, arrostiscono cibo (specialmente sardine), e passano la notte con familiari e amici. La festa celebra il tramonto più tardivo della giornata, che si verifica intorno alle 22.30; a seguire, verso mezzanotte, i fuochi d’artificio sorprendono la città e tutti i suoi abitanti.
Subito dopo la Praia de Matadoiro c’è la Domus, dove si possono fare giochi ed esperienze interattive che hanno lo scopo di raccontare e spiegare la storia e l’evoluzione dell’uomo mettendo in gioco le sue capacità fisiche e mentali.
Proseguendo nel Paseo troviamo la Praia das Amorosas, con un murales realizzato dall’artista Diego As che si affaccia direttamente sulla spiaggia. Alto 5 metri e 75 centimetri e lungo ben 70 metri, rappresenta la lotta di Ercole contro Nettuno. Dopo aver ammirato il dipinto, per concludere il primo giorno, possiamo riposarci nel giardino di As Lagoas, che ospita un’altra opera molto conosciuta: un grande orologio da polso, così da ammirare il tempo trascorso per effettuare questa prima parte del Paseo!
Nel secondo giorno di cammino lungo il Paseo abbiamo visitato l’acquario Finisterrae, con tutte le specie marine della Galicia immerse nelle vasche riempite di acqua dell’oceano (senza nessun tipo di elemento chimico, a differenza di tanti altri acquari del mondo). L’acquario è composto da tre piani e una zona esterna; ci sono due vasche che ospitano le foche che i visitanti possono vedere mangiare ogni giorno verso mezzogiorno. Prima dell’acquario, una scultura raffigura un delfino curioso come indicazione del luogo in cui si deve scendere. È una scultura dell'artista coruñese, Jorge Peteiro.
Dall’esterno dell’edificio dell’acquario si intravede la Praia da Lagoa, una spiaggia non di grandi dimensioni ma dall’aspetto tranquillo, consigliata per vedere il tramonto. Oltre alla spiaggia, a catturare l’attenzione fin dall’inizio del Paseo è la Torre di Hercules, il più antico faro romano ancora in funzione, il monumento più importante e conosciuto della città. Lungo il tragitto per raggiungerla, sono visibili monumenti, rovine e parchi. La torre è alta 55 metri, si può entrare e salire al suo interno (gratuitamente il lunedì su prenotazione) per godere dall’alto la vista della città. Vicino al faro, inoltre, è impossibile non notare la grandissima rosa dei venti, con la sua forma circolare molto ampia e i suoi colori accesi.
Dopo la Torre ci sono ampi spazi verdi, consigliati per passeggiate in tranquillità; tra questi il Parco della Torre dove è presente una scultura molto particolare, che lascia libera l’interpretazione. Molto bella e consigliata la visione del tramonto da questo parco.
Proseguendo per il Paseo incontriamo un altro elemento molto interessante, i Menhires, dove i monumenti in pietra ricordano lo Stonehenge inglese. Nelle vicinanze c'è un'altra scultura, fatta per ricordare tutti i fucilati durante la guerra civile e, poco oltre, un altro monumento commemorativo, per i soldati musulmani uccisi durante la guerra civile, anche se oggi riposano già altrove, nel cimitero di Sant'Amaro.
Vicino al parco ci sono due piccole spiagge, non segnate nella cartina, che abbiamo ribattezzato “spiagge sconosciute”, cercatele se siete curiosi!
Poi c’è un tratto di Paseo diverso da quello fatto finora: il cammino porta alla spiaggia di San Amaro, situata nell’omonimo quartiere. Qui si trovano una palestra e una piscina, utili per cambiare la routine marittima.
Continuando nel tratto principale, se si è attenti, si può vedere il Parque Vera Perez Mato, un parco che con le sue forme ondulate cattura l’attenzione ed è perfetto per scattare delle foto.
Il terzo giorno inizia dal Castillo de San Antón (il costo dell’entrata è di 2 euro). La struttura è una fortificazione della città che costituiva il principale scudo difensivo contro le invasioni via mare. Costruito tra il 1587 e il 1590, fu utile contro gli attacchi dell'Armata Inglese del 1589. Successivamente, per la sua distanza e la sua grandezza, venne utilizzato come prigione, fino a diventare dal 1968 Museo archeologico e storico della Coruña.
Mentre si percorre il Paseo, una lunga torre attira lo sguardo: è il centro di controllo, costruito per sorvegliare tutti i movimenti del porto, a seguito di una grave incidente con una petroliera.
A introdurre il porto con la Darsena marina è il giardino che presenta il monumento a la Marina, da qui si può notare la denominazione della Coruña, città di cristallo, che si affaccia sul porto.
Da questo punto inizia la zona con più “movida” della città perché si entra in pieno centro.